esperienza

Quand’ero bambina, il giorno del mio compleanno era speciale.
Speciale, perché aspettavo quel giorno con gioia e trepidazione. Attendevo di comprare i dolcetti che avrei portato a scuola per festeggiare. Stilavo la lista delle persone da invitare alla mia festa e, quando arrivava quel giorno, tutto era magico.
“Auguriii!” sentivo per tutto il giorno.
Era come un sogno dal quale mi svegliavo una volta conclusa la giornata.
Da allora, non  è cambiato nulla.
Ancor ‘oggi, attendo l’arrivo del 22 settembre. Mi piace festeggiarlo, ma non stilo più la lista delle persone da invitare, perché, per me, il compleanno è festeggiarlo con le persone più care. Il giorno del mio compleanno è speciale, se attorno ci sono le persone a me speciali.
Adoro sentire gli auguri, da parte di tutti. Sono egocentrica da questo punto di vista, ma quando lo sento da Loro, il suono è diverso.
Il mio cuore ha un battito diverso, perché è gioioso come non mai. Sono speciale a loro, così come loro occupano uno spazio importante nel mio cuore.
Il giorno del mio compleanno è questo, nulla di più.
Ogni anno, spero di crescere un po’ di più, anche in altezza (ormai, però, ho perso le speranze). Spero di essere una persona migliore, di arrivare alla fine di quell’anno ed essere orgogliosa di me.
Non sempre ci riesco.
Rimango sempre la bambina che attende il suo compleanno e quando arriva è come una favola, ma quando finisce, ritorna alla realtà.
Il giorno del mio compleanno è il mio personale capodanno, dove tuto finisce, ma ricomincia un anno che spero essere sempre più bello di quello precedente.