Viaggi

COURMAYEUR


Ho impiegato molto a trovare le giuste parole per scrivere di Courmayeur. Ho scritto e cancellato più volte quanto scrivevo: non riuscivo a trovare l’emozione per descriverlo. Tutt’ora non l’ho trovata, pur ripercorrendo ciò che i miei occhi hanno visto, quanto la mia bocca ha assaporato e quello che la mia mente ha catturato nei ricordi. Raccontare tutto questo è forse il miglior modo per cogliere l’emozione.
Inizierò col dire che Courmayeur è un paese situato in Valle d’Aosta a pochi passi dal confine con la Francia, anche se, forse, dirlo è superfluo.
Alla mia esperienza in questo paese ha fatto da cornice lo splendido hotel dove ho alloggiato: AU COEUR DES NEIGES.  Sviluppato in chalet privati caratterizzati dal legno che rende tutto più intimo, magico ed accogliente. Ogni angolo dello chalet vi farà innamorare e non potrete fare altro che vedere, catturare e scattare foto, su foto, su foto.  L’hotel è dotato di spa e di piscina con vetrata che dà sullo splendido paesaggio valdostano…che dire?!
Aprendo la porta dello chalet, lo spettacolo era impagabile: di fronte a noi, le montagne con i loro colori autunnali ci abbracciavano. Essendo stati in bassa stagione, Courmayeur, così come gli altri paesi vicini, non erano affatto affollati e questo rendeva questi posti ancora più familiari. I paesi sono molto piccoli, perciò facilmente visitabili. Vi sono negozi di abbigliamento sia sciistico che non e ristoranti dove potete gustare pappardelle al ragù di cervo, o i classici piatti valdostani come le crespelle alla fondue, la polenta, la mocetta o la fundue (valdostana composta da latte e fontina).

Pappardelle al ragù di cervo
Crespelle con fondue valdostana

Courmayeur è famoso quanto lo è PRES SAINT DIDIER per le QC terme realizzate nell’ex casinò. Ammetto che queste QC terme non mi hanno colpito così come avevo immaginato per via del buio che non ci ha permesso di godere a pieno del magnifico scenario attorno a noi che eravamo immersi nelle calde acque delle piscine. Il mio consiglio, quindi, è di andarci verso sera prima del tramonto. In ogni caso, QC terme risultano sempre essere una magnifica esperienza da vivere, anche se sempre affollate, in particolare il venerdì sera.
Confesso che la maggior parte del tempo passato in Valle d’Aosta l’ho trascorso nelle piscine delle QC terme e nella spa dell’hotel, rilassando mente e corpo lasciando a casa i pensieri.
Penso che questi luoghi siano da vivere proprio in questo modo, oltre sciare durante l’alta stagione, per chi è amante dello scii.
Courmayeur e Pré saint Didier rappresentano quel lusso italiano rimasto. Diverso è il discorso per Saint Vincent che ho adorato per i colori, ma provato dispiacere per quanto era e ciò che non è più. Splendido, ma desolato.

Il ritorno è stato triste ed emozionante. Le montagne che ci hanno accolto in vesti autunnali stavano divenendo candide con le prime nevi.
Il cielo, i colori, le montagne…ho amato la Valle d’Aosta.  Forse, il periodo migliore e più adatto per visitare questi luoghi è in inverno inoltrato quando i paesi si rianimano per il flusso di turisti che le montagne accolgono totalmente innevate.
Mi è difficile parlarne. E’ più semplice vedere.
Guardare e vivere è l’unico modo per capire le emozioni.
Anche se dentro fremo nel raccontare, le parole non escono, non si plasmano.
Rimane catturato in me il ricordo di un week end meraviglioso.

L'Autrice

Sono Vittoria, creatrice del blog vittoriavoyage.com.

spazio in cui condivido il mio viaggio.

A te lettore, spero che troverai un momento di svago
Bon voyage!

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